"Arriviamo a Livorno ormai alle 14 e ci inoltriamo nel quartiere Nuova Venezia. Non avendolo mai visitato cerchiamo un ristorante/trattoria per pranzare. Quello più gettonato, sul canale, è preso d'assalto e non ha posti disponibili. Giriamo l'angolo e vediamo l'oggetto della recensione: non si capisce bene dove si trovi l'ingresso, entro nell'angusto passaggio e mi accoglie un ragazzino a cui chiedo disponibilità per pranzare: mi informo e vi dico subito risponde. Torna dopo qualche minuto e ci fa accomodare. L'ambiente è angusto con una ventina di posti totali a sedere. C'è un tavolo da 4 libero e ci fa accomodare, gli altri tavoli sono tutti occupati. Nessuno sta ancora mangiando e sono le 14,20, probabilmente è il secondo turno.Il ragazzino ci porta i menu, poco dopo le bevande. Gli chiediamo per ordinare e ci risponde che le ordinazioni le prende il cuoco, che arriva poco dopo. Scopriamo che il titolare, cuoco, cassiere è partenopeo, non livornese. Premesso che i napoletani sono maestri nel cucinare il pesce, ci saremmo aspettati di trovare un livornese dietro i fornelli. Ordiniamo i paccheri e gli scialatielli, e a seguire il caciucco (zuppa di pesce). Che dire: qualità top, quantità esagerate, voto 10. La intitolerei: un napoletano a Livorno. A parte l'accoglienza che è stata preoccupante, per il resto tutto perfetto! Parliamo del conto: con quello che ho pagato nella mia zona non ci mangi nemmeno una pizza margherita. Consigliatissimo per chi non si formalizza. Complimenti alla cucina."